Chiavi Pinze Tenaglie e Cacciaviti a Palagonia

Chiavi Pinze Tenaglie e Cacciaviti a Palagonia

La chiave è un utensile utilizzato in meccanica per ruotare dadi e bulloni in modo da stringerli e allentare. Abbiamo varie tipologie di chiave, tutto dipende dalla nostra esigenza; in commercio troviamo le chiavi fisse dove la misura della chiave è fissa quindi serve per una sola misura, poi ci sono quelle regolabili dove l'apertura può essere usata per molte misure.

Le chiavi possono essere: a forchetta, chiuse, ad anello, a stella, poligonale, combinate, a "T", a tubo, a pipa, a croce, a cricchetto, per bombola del gas,brugola, torx, ecc... La chiave a forchetta ha una o entrambe le estremità a forma di "U" formando un'apertura ai lati paralleli. La chiave chiusa ha nelle estremità questa chiusura e all'interno la forma può essere esagonale oppure quadrata.

La chiave combinata è un misto tra la forchetta e la chiave chiusa in quanto alle due estremità troveremo da un lato una forma ad U e dall'altro ad anello. La chiave a "T" ha una lunga impugnatura e un'asta di manovra a forma di T e termina con una bussola di solito snodata (usata molto per le candele delle automobili). La chiave a tubo è a forma di tubo con una o ambo le estremità di forma esagonale e viene fatta ruotare tramite una barretta d'acciaio che si mette nell'apposito occhiello.

La chiave a pipa è come la chiave a tubo ma ripiegata a 90° con le stesse misure nelle due estremità. La chiave a croce (usata per allentare i bulloni delle auto), alle sue quattro estremità sono saldate delle bussole. Chiave per bombola di gas è una chiave a forchetta semplice ma la sua caratteristica è che rispetto all'impugnatura l'apertura a U è posta su un piano più basso.

Per i bulloni a presa incassata vengono usate le chiavi a brugola (esagonali) e le torx. Esse di solito hanno una forma a L e si usano per viti e bulloni a testa esagonali ma cambia la forma del profilo che non è esagonale ma come un asterisco. Consiglio principale, prima di intraprendere un argomento su pinze e tenaglie, più stringi o tagli vicino all'asse maggiore è la forza della pinza; più i manici sono lunghi maggiore è l'effetto leva.

Le più raccomandate in una cassetta degli attrezzi sono: pinza tagliente diagonale, pinza multipresa e pinza a becco lungo semi-rotondo. Se si lavora il legno, una tenaglia russa è assolutamente indispensabile. Prima di ogni cosa non risparmiare sulla qualità, pinze e tenaglie sono degli strumenti indispensabili per un tuttofare.

Come anticipavo prima le pinze principali sono:

"la multipresa" è una pinza adatta alle larghezze di serraggio variabili, le sue ganasce arrotondate e il suo piatto all'estremità permettono di serrare sia materiali rotondi che piatti;

"a becco" pinza che permettono di serrare moderatamente per assicurare l'operazione in una posizione precisa; abbiamo pinze a becco piatto, rotondo, semi rotondo, lungo, a gomito, curvato, affilato, isolato, ecc... questo tipo di pinza costituisce una gamma molto più vasta confronto alle altre:

"tagliente" questa pinza è destinata a tagliare materiali, scegliendo la giusta qualità delle lame a seconda del materiale da tagliare, ma fai attenzione a scegliere la giusta forma delle ganasce che possono essere diagonale, laterale all'estremità e frontale.

I tuttofare del legno conoscono bene questo problema! Le tenaglie hanno dei bracci con lunghezze particolari, delle ganasce molto compatte la cui parte esterna può essere arrotondata per favorire un riavvolgimento. Il suo utilizzo avviene pinzando forte per marcare l'oggetto – il chiodo – poi le ganasce posizionate sulla superficie da cui si estrae il chiodo, si ribaltano i bracci per provocare un effetto leva che va ad estrarre l’oggetto. Tenaglie russe:

Strumento tradizionale, esse esistono in forma rivestita o meno, più o meno precise nel taglio. Più i bracci sono lunghi, maggiore è l'effetto leva. Le tenaglie russe sono destinate ad estrarre i chiodi, le punte, tagliare i fili di acciaio temprati – corde del pianoforte - e avvolgere a tortiglione.

Il cacciavite (o giravite) è un attrezzo utilizzato per avvitare o svitare viti costituito da un'impugnatura e un tondino generalmente di acciaio temperato la cui estremità opposta all'impugnatura ha il compito di far presa nella testa della vite. La punta oltre ad avere il compito di avvitare può facilitare il compito dell'operatore, adoperando una punta magnetica per trattenere le viti in acciaio, ciò facilita la loro collocazione nelle sedi o la loro estrazione, dato che queste rimangono adese al cacciavite. La punta del cacciavite può avere punte diverse in basa alla vite che si vuole avvitare.

In elettronica, per la taratura dei trimmer, sono usati cacciaviti antinduttivi, la cui asta è costituita da vetronite, plastica o ceramica. Un'altra caratteristica della punta è data dalla possibilità che questa sia intercambiabile con una punta di forma diversa, quindi in questi cacciaviti, non hanno una punta vera e propria, ma hanno un supporto per la punta.

I cacciaviti si distinguono per la forma della punta, che deve innestarsi nella corrispondente sede della vite: spaccato (o "a taglio" o "fisso"): adatto per viti "spezzate", la punta è piatta e sottile. In questo caso le misure indicheranno “spessore della punta”x”larghezza della punta”x”lunghezza dello stelo”.

Phillips (o "a croce" o "a stella"): adatto per le viti a sezione cruciforme isometrica, la sezione della punta è una croce. Brugola: ha la testa a sezione esagonale. Torx: adatto per viti Torx, la punta è una stella a 6 punte.